Ancor prima di prendere il mare, che sia una barca a vela o a motore, dovremmo essere sicuri della nostra capacità di manovrare per uscire o rientrare con maestria nel nostro posto di ormeggio, senza creare danno alla altre barche e tanto meno a coloro che ci assisteranno in manovra.
Passare una mattinata in un qualsiasi marina ad osservare le evoluzioni delle barche che entrano ed escono, ci farà presto comprendere che avere padronanza delle manovre di ormeggio non è da tutti, quanto sia facile fare danni e quanto si è esposti ai commenti e alle critiche di tutti.
Quanto segue vuole essere un addendum correttivo ad alcuni stravaganti articoli che appaiono sul Web, quindi uno spunto sul quale confrontarsi.
RICORDATI:
1) In fase di manovra si deve sempre mantenere il motore ai regimi minimi necessari.
2) Mai dare grandi smotorate, che si rilevano essere solo pericolose. Se sei veloce farai solo maggiori danni.
3) Se sei in un marina, non avere impaccio a chiedere l’assistenza di un gommone o di un ormeggiatore, sarà certamente più intelligente che rischiare di fare dei danni.
4) Nessuno mai potrà permettersi di criticarti se avrai agito in sicurezza.
Una prima fase è quella della preparazione alla manovra, che può essere fatta senza ancora lasciare la banchina e consiste in:
- Avere padronanza dei i principali nodi d’ormeggio.
- Saper addugliare e lanciare le cime con successo.
- Conoscere l’effetto evolutivo dell’elica della propria imbarcazione.
- Osservare e valutare direzione e intensità del vento.
- Comprendere come la barca si muove in relazione alle forze che interagiscono: Motore, Timone e Vento.
- Funzione ed utilizzo degli spring.
- Pianificare la manovra valutando attentamente lo scenario.
- Istruzione e valutazione di ciascun membro di equipaggio ed assegnazione dei compiti.
Queste sono alcune delle valutazioni e cognizioni elementari, necessarie alla buona riuscita della manovra.
Ho reputato utile realizzare questi tutorial sulle tecniche di ormeggio, a seguito delle tante richiesta di chiarimenti che mi sono state fatte.
Desidero ricordare che non c’è mai una regola matematica rigida a cui riferirsi.
Ogni situazione ha sempre variabili diverse ed il buon marinaio dovrà essere in grado di valutarle nella loro complessità e progettare fin dall’inizio la manovra più adatta.
Quanto segue vuole quindi fornire gli elementi di base fondamentali, lasciando a ciascuno la migliore interpretazione, in relazione alle condizioni meteo, le dimensioni del mezzo e le sue prestazioni evolutive, l’equipaggio e, in primis, la propria esperienza.
Effetto evolutivo dell’elica e Disormeggio di poppa con vento al traverso
Cliccando sull’immagine qui sopra, è possibile visionare un Tutorial che illustra come lasciare il posto barca, quando si è ormeggiati di poppa, in un marina in cui le banchine sono molto vicine frà loro lasciando poco spazio alla manovra che, se il vento spira lateralmente, può essere alquanto impegnativa.
Ormeggiare di poppa con vento di 10 – nodi o più che soffia lateralmente, in un marina i cui pontili sono abbastanza stretti è sempre un impresa impegnativa.
In questa sessione illustriamo la tecnica migliore così che ci sia di aiuto per comprendere come la barca si muove sotto l’effetto del vento, così come quando dobbiamo attendere il nostro turno al distributore di carburante in una giornata ventosa e quali li errori più comuni quando per distrazione impostiamo male la manovra. Cliccando sull’immagine qui sopra, è possibile visionare il Video-Tutorial
Cliccando sull’immagine a lato, è possibile visionare un breve Video-Tutorial.
Nella prima parte viene mostrata la tecnica consigliata per disormeggiare ed ormeggiare a Murata in un fiume, in presenza di corrente.
Nella seconda parte la tecnica di disormeggio consigliata per uscire da un ormeggio a Murata, con il vento che ci spinge in banchina, senza utilizzare il mezzomarinaio, mani, piedi o l’elica di prua